Terza Domenica di Quaresima

Terza Domenica di Quaresima

UNA VITA RITROVATA
In questi giorni molto particolari che stiamo tutti vivendo, mi ha inseguito una domanda alla quale ho tentato di dare una timida risposta e che voglio condividere con voi.
Che cosa normalmente sostiene e alimenta la vita cristiana del discepolo di Gesù quando gli viene a mancare L’Eucaristia domenicale e la vicinanza fisica di una comunità di fratelli e sorelle?
E’ la Parola di Dio! Il Vangelo di Gesù!
Tutta la Bibbia ci ricorda che senza la Parola di Dio l’uomo brancola nel buio, non sa dove andare. La Parola di Dio nel cammino della vita è bussola, orientamento, sorgente di speranza. Allora il momento storico che stiamo vivendo è proprio provvidenziale perché è ricco di tempo, siamo tutti ricchi di molto tempo, quindi abbiamo tempo per ascoltare quanto Dio ci vuole dire attraverso la sua Parola. E Dio quando parla apre sempre delle prospettive assolutamente nuove.
Quindi non abbiamo scuse!
In questa III Domenica di Quaresima la liturgia ci propone di ascoltare il Vangelo dell’incontro di Gesù con la donna Samaritana (Gv 4,1-26). E’ un lungo e intenso dialogo che parte da un bisogno elementare (l’acqua), in un luogo sociale preciso (il pozzo) e in un’ora molto simbolica (l’ora VI dove Gesù sulla croce grida “Ho sete”).
Tra le tante suggestioni di cui è ricco questo brano, due aspetti mi hanno fatto riflettere e li voglio condividere con te.
Anche Gesù come noi si è sentito esaurito, senza forza o energie a causa del caldo e ha avuto sete. Anche lui ha avuto bisogno che qualcuno gli attinga dell’acqua. Non si è vergognato di chiedere aiuto. E di chiederlo ad una donna. Con “Dammi da bere” Gesù ci ricorda che chiedere è un modo corretto di stare davanti al Signore. Inoltre Gesù ci insegna che attraverso un incontro personale, una relazione adulta, non giudicante, in un dialogo rispettoso dell’altro e pieno di dignità, emerge la Verità: l’Amore gratuito di Dio e l’umanità della donna Samaritana.
Gesù ha sete di generare nella Samaritana un cammino di libertà e di autenticità.
Chi è la donna che Gesù incontra? Perché va al pozzo e perché proprio a mezzogiorno? Perché da sola? Ha sete di qualcosa questa Samaritana? Ha sete di Dio? Forse non molta più di noi!
Aveva altre cose a cui pensare: l’uomo che conviveva con lei, le chiacchiere della gente, i problemi della vita quotidiana tra cui andare al pozzo a mezzogiorno per evitare i pettegolezzi delle comari. Dio forse non era al vertice dei suoi pensieri!
Ma l’incontro con Gesù suscita in lei sete, la sete di Dio.
Per la samaritana Dio attraverso le parole di Gesù non è il passato ma il futuro, la speranza. E sarà proprio questo riconoscersi conosciuta da Gesù cioè amata e non giudicata, il motivo fondamentale della sua testimonianza.
Tempo, incontri, acqua, vita, sete, verità, testimonianza: anche in un tempo di apparente inutilità la Parola del Signore ci provoca ad essere reattivi, vivi e cercatori.
Vi raggiungo con queste semplici righe per custodire e alimentare la nostra fede nel Signore Gesù e la comunione fraterna tra di noi.
Mi piacerebbe che questa riflessione potesse arrivare attraverso di te anche ai tuoi famigliari e perché no, anche ai tuoi vicini di casa, ai tuoi nonni, agli ammalati, amici e conoscenti.
Buon cammino quaresimale a tutti e sentiamoci uniti e responsabili reciprocamente con la preghiera.

don Fabio