03 Feb “Libertà e vita”: riflessione sul messaggio dei Vescovi per la Giornata per la vita
Ogni anno, nel mese di dicembre, i vescovi italiani pubblicano un messaggio che aiuta a tematizzare e a declinare in un aspetto particolare le riflessioni che saranno poi oggetto della Giornata per la Vita e delle relative veglie. Oggetto della Giornata 2021, domenica 7 febbraio, e della veglia diocesana di venerdì 5, sarà dunque la relazione fra libertà e vita. Non un accostamento scontato, né immediato, eppure quanto mai consono alle asperità del tempo che stiamo vivendo. Il testo vuole essere un invito a coltivare una libertà generativa, la scelta di un libero dono di sé per i fratelli, nella sequela di Cristo. Una lettura diametralmente opposta a quell’ideale di libertà individualista che non sa guardare oltre un’autodeterminazione senza confini, oltre il soddisfacimento di proprie pulsioni e desideri, anche a costo di sacrificare senza troppe remore quell’altro da sé non sempre capace di difendere il proprio spazio perché più debole.
Si può perseguire una libertà tutta protesa al conseguimento di una felicità per se stessi che ciascuno declinerà come converrà fino a ergerla a diritto costituzionalmente garantito, una via che ordinamenti moderni e avanzati come quello statunitense hanno deciso di fare propria: questo tempo ci sta ricordando quanto questa lettura sia destinata a degenerare in un pendio scivoloso in cui quella libertà senza confini – perché il confine turberebbe la mia realizzazione, la mia felicità -, non è compatibile con il benessere della comunità e anzi, nelle sue proiezioni sulle questioni ecologiche, politiche, lavorative, familiari, finanziarie, persino sanitarie, come stiamo osservando, è foriero di danni incalcolabili.
Si può anche vivere nella libertà dei figli di Dio, consapevoli che questo dono implica una responsabilità, che le nostre libere scelte hanno delle conseguenze e che possiamo scegliere e fare nostre azioni produttive di bene per gli altri, riscoprendo il gusto di una soddisfazione e di una gioia più vera: un ideale di libertà, per usare le parole dei Vescovi, non più “fine”, ma “strumento”, nel solco di quel sì libero di Maria all’Angelo che ha cambiato la storia, della decisione di Giuseppe di restare al suo fianco vincendo la tentazione di lasciarsi guidare dal timore dello stigma sociale del suo tempo per scegliere di fare la cosa giusta, ma anche nel solco di tutti coloro che lasciarono le reti di una vita di ordinarie sicurezze scegliendo di seguire Gesù, sempre potendo decidere diversamente.
Si scopre, allora, che non basta dirsi liberi per esserlo: occorre il maturarsi di un processo, occorre una conversione interiore e nelle azioni che ci porti ad apprezzare la felicità di una vita che non sia solo il riflesso di sé e che sia buona notizia e dono per gli altri. Che il tempo grave che stiamo vivendo sia occasione per riscoprirci fratelli che sappiano amare oltre se stessi, liberi davvero.
(Davide Bellacicco)
Veglia per la vita: Venerdì 5 Febbraio ore 20.00 a San Francesco e in diretta streaming
Sarà la chiesa di San Francesco a Treviso ad ospitare il prossimo venerdì 5 febbraio, alle ore 20.00, la Veglia diocesana per la vita, presieduta dal vescovo Michele. Il momento di preghiera metterà “in dialogo” la Parola, l’esperienza di vita raccontata da una testimonianza, e il messaggio dei Vescovi italiani per la 43ª Giornata nazionale per la vita.
Oltre a prendere parte alla veglia in chiesa, con le regole che saranno in vigore la prossima settimana, sarà possibile partecipare da casa grazie alla diretta streaming sul canale YouTube di Upv Treviso (a cui si potrà accedere anche dal sito della Diocesi e dai social della Vita del popolo).