06 Mag Una catechesi che continua
Alcune attenzioni per una catechesi a distanza ravvicinata
L’obiettivo di questo tempo è di offrire ai bambini, ai ragazzi, alle loro famiglie “pillole di catechesi”: un messaggio semplice, efficace, ordinato, senza cedere alla tentazione di riempire gli spazi vuoti con tutto quello che c’è sul mercato (vecchie e nuove schede per “recuperare”) e con tutto quello che gira ora nel web (video originali, celebrazioni di facile fruizione, dove e quando vuoi…, racconti e documentazioni drammatiche di fonti più meno accreditate… ).
Attenzione allora a non perderci, a non dimenticare quello stile di annuncio che la condivisa riflessione di questi ultimi anni ci ha consegnato e a declinare il nostro prezioso patrimonio nel tempo che ora stiamo vivendo.
Manteniamo le relazioni.
Sappiamo che è il presupposto irrinunciabile per un annuncio efficace del Vangelo. Troviamo allora il modo perché ai bambini, ai ragazzi, alle loro famiglie giunga la voce del catechista, ma anche del parroco e del vescovo, approfittando dei mezzi che questo tempo ci offre. Non tutti devono fare tutto allo stesso modo: qualcuno avrà i mezzi per raggiungerli con un video, altri con un semplice messaggio audio, altri ancora con un sms o una fotografia di un messaggio scritto a mano…cerchiamo di condividere ciò che la diocesi e la nostra parrocchia offrono, aggiungendo il nostro apporto da attenti “maestri di orchestra”.
Manteniamo un appuntamento settimanale fisso.
Il ritmo settimanale è ritmo del cristiano, un ritmo che abbiamo sempre cercato di salvaguardare, tra i mille appuntamenti dei nostri ragazzi. Nell’emergenza che oggi stiamo vivendo, nelle giornate che pian piano stanno diventando tutte uguali, un appuntamento certo, fissato, atteso non è meno importante, anzi! Manteniamo i contatti, sempre nello stesso giorno e nella stessa ora, non dimentichiamo ogni domenica di ricordare le modalità per partecipare alla messa: non abbiamo solo bisogno di messaggi pre registrati ma di sapere che in quel momento c’è qualcuno, per noi e con noi.
Manteniamo un riferimento al tempo di emergenza che stiamo vivendo:
senza drammatizzare ulteriormente, senza superficialità… nella convinzione che anche oggi, nel tempo del Corona virus, Gesù ha una buona notizia per noi. Attenzione allora all’ansia dei programmi prestabiliti, ai recuperi, alle schede riassuntive per essere pronti alla prima comunione, alla cresima…Quando cambia la vita deve cambiare la programmazione: una programmazione seria parte dalla vita, accompagna al Vangelo e poi riporta alla vita, rinnovati dall’incontro con Gesù. Il progetto Sicar insegna.
Manteniamo un riferimento al tempo liturgico.
Quante volte è emersa l’esigenza di dare spazio nella catechesi ai momenti forti dell’anno liturgico. Questo è il momento: la situazione odierna ci porta a vivere con particolare intensità il tempo di Quaresima, tempo di digiuno, di conversione, tempo di preghiera che unisce le distanze, tempo di carità che apre gli occhi verso chi ha bisogno, antidoto al virus dell’indifferenza dal quale non siamo ancora immuni. Questo è il tempo che ci è dato oggi di vivere e nel quale accompagniamo i nostri ragazzi e le loro famiglie, guidati dalle letture delle domeniche di Quaresima. Per questo l’ufficio catechistico propone una programmazione tematicamente unica per tutti, grandi e piccoli, una breve sosta sulle pagine del Vangelo delle prossime domeniche e uno spazio per la preghiera di ciascuno all’interno della preghiera dei fedeli. La chiesa di Treviso alza la sua voce al Signore attraverso le tante voci che abitano le nostre case.
Manteniamo uno spazio di reciproco ascolto.
C’è poi la necessità di un ritorno della parola dei bambini e dei ragazzi, dei loro pensieri ma anche delle domande che sorgono in questo tempo. È importante per il catechista, per avere un feed-back rispetto alla proposta, ma è importante per i nostri interlocutori, perché possano sentirsi accompagnati personalmente e non unicamente fruitori di un servizio uguale per tutti. Ogni catechista può trovare la modalità per dare questo spazio; attraverso l’ufficio catechistico speriamo di attuare uno spazio per un contatto con la chiesa diocesana.
Non perdiamoci. Manteniamo i contatti!
L’ufficio diocesano per l’annuncio e la catechesi